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THISTLEGORM

Il SS Thistlegorm è stato costruito nel 1940 in Inghilterra dalla compagnia Thomson & Sons. Misurava 131 metri di lunghezza e 17.5 di larghezza.
Era partito da Cape Town, e trasportava materiale bellico (munizioni, mine, locomotive, mine anticarro, motociclette, stivali, medicine, ecc) per supportare le truppe britanniche presenti nel Nord Africa.
I bombardieri tedeschi, provenienti da Creta, lo attaccarono il 06 ottobre del 1941 e colpirono la stiva a poppa.
I resti di questa tremenda esplosione si possono ancora vedere ed è la parte più ricercata dopo il relitto.
Thistlegorm era stato costruito per trasportare rifornimenti e materiale bellico per l’esercito inglese. Nel maggio del 1941 con un equipaggio di 39 uomini, aveva lasciato il porto di Glasgow, Scozia, con un carico di munizioni, bombe di diverso tipo, mine anticarro, fucili Lee Enfield MKⅢ, un centinaio di motociclette BSA W-M20, Matchless G3L e Norton 16H, autocarri Bedford, Morris e Ford, due carri armati leggeri Bren Carrier MK Ⅱ, due locomotive a vapore Stanier 8F complete di tender portacarbone e di di vagoni cisterna per l’acqua, necessaria per viaggiare nel deserto, carrelli da trasporto, generatori portatili da campo, parti di ricambio di aerei e di autoveicoli, medicinali, pneumatici, stivali di gomma.
Il carico era destinato all’VIII armata inglese stanziata in Egitto e in Cirenaica (Libia); poichè le forze tedesche controllavano il Mediterraneo, la rotta più sicura consisteva nel circumnavigare l’Africa per raggiungere il porto di Alessandria attraverso il Canale di Suez. Il Thistlegorm stava ormai risalendo il Mar Rosso quando ricevette l’ordine di ancorarsi nello Stretto di Gubal in attesa di poter attraversare il Canale di Suez temporaneamente ostruito da una nave che aveva urtato una mina tedesca. Nella notte tra il 05 e il 06 di ottobre due bombardieri Heinkel He III, provenienti dalla base aerea tedesca di Creta, lo avvistarono e lo attaccarono colpendolo con due bombe in corrispondenza della stiva n.4 dove si trovava il deposito di munizioni. L’esplosione fu violentissima e spezzò la nave in due tronconi mentre le locomotive, che erano state collocate sulla coperta nonostante il loro peso di 126 tonnellate ciascuna, vennero catapultate in aria e si inabissarono a circa 30 metri di distanza. Il Thistlegorm andò a picco all’01.30 del mattino del 06 Ottobre 1941.
Fu Jacques-Yves Cousteau con la sua nave Calypso che scoprì il relitto nel 1955 e che lo menzionò in un articolo pubblicato nel febbraio del 1956 nel mensile National Geographic Magazine, senza però rivelare la posizione del relitto. Per questo motivo il relitto fu dimenticato per circa 40 anni fino al 1992 quando fu riscoperto da un capitano israeliano. In poco tempo il Thistlegorm divenne una delle mete preferite dai subacquei di tutto il mondo e ora è il relitto più visitato del Mar Rosso.
L’esplorazione del relitto viene normalmente effettuata in due fasi. La prima immersione rappresenta un tour generale del relitto, il cui asse ha un orientamento Nord-Ovest / Sud-Est; mentre la seconda immersione consente l’esplorazione delle stive. La discesa e la risalita devono essere effettuate seguendo una delle cime con la quale la barca è ormeggiata. La visibilità non sempre è buona ed è presente una corrente di marea diretta dalla prua alla poppa talvota molto forte.
Shag Rock

Shag Rock, situato a un miglio a sud di Sha’ab Ali e a 6 miglia dal relitto del Thistlegorm, è un reef affiorante segnalato da un piccolo faro metallico posto a sud-est. Un vasto pianoro sabbioso si estende dal faro fino a 8-10 metri con un ormeggio fisso.Nel lato settentrionale del reef , su un fondale di sabbia a 15 metri, si trova un piccolo relitto allineato secondo un asse sud-nord con la prua incagliata nel reef. Si tratta del cargo inglese Kingston affondato nel febbraio del 1881. L’esplorazione di questa nave comincia dalla poppa a 15 metri dove si può osservare l’elica ancora intatta. Si prosegue poi all’interno dello scafo facilmente accessibile grazie alla mancanza del ponte di legno e ben illuminato dalla luce solare. I resti della sala macchine e della caldaia son ancora ben visibili mentre la prua è completamente distrutta. A destra del relitto, sul fondale, si possono vedere i resti dell’albero.La fauna qui è particolarmente interessante e comprende pesci chirurgo, pesci coniglio e nudibranchi. Da qui, si può continuare l’immersione sia ad est che ad ovest per esplorare il reef popolato da una ricca fauna rappresentata da carangidi, cernie e azzannatori, tartarughe, e squalo di scogliera a punte bianche e qualche aquila di mare. In quest’aerea, spesso sono stati avvistati banchi di delfini.